
Il dolcevita è un capo iconico e no-gender che richiama subito la stagione fredda e quella piacevole sensazione di tepore in cui avvolgersi.
Il Dolcevita è un must. Non è mai tramontato e mai lo farà. Capace allo stesso tempo di dare un tocco casual e una ventata di eleganza al proprio look, è un capo iconico e no-gender. Richiama subito la stagione fredda e quella piacevole sensazione di tepore in cui avvolgersi. Definito anche pull a collo alto o turtleneck, in Italia ha questa particolare denominazione grazie ad un film. La leggenda vuole che il nome derivi dalla scena finale de "La dolce vita", in cui Marcello Mastroianni indossa una camicia scura e un foulard al collo che, se osservati da media distanza, sembrano un maglione a collo alto.
Come si indossa il Dolcevita
Il Dolcevita va tirato su fin sopra al mento e poi ripiegato su se stesso in modo ordinato. Può essere in 100% lana Lambswool, Merinos o Cashmere o in 100% cotone. Viene lavorato (ad esempio con trecce) in lana spessa da indossarsi su un paio di jeans, con sopra un giubbotto di pelle. E’ semplice da indossare sotto blazer, giacche in Tweed, felpe, pullover e cardigan, ed anche ad interi abiti in sostituzione della camicia per un look sofisticato. Oggi è protagonista indiscusso delle più prestigiose passerelle, ma è poco dopo il 2000 che è tornato prepotentemente di moda dopo i fasti degli anni ‘60-‘70.
La storia di un maglione particolare...
Alcuni fanno risalire l’origine del Dolcevita all’Inghilterra e al gioco del polo. Siamo alla fine del 1800 e i giocatori, nel tentativo di trovare rimedio al freddo, alzarono il collo delle maglie indossate durante le partite. Secondo altri si diffuse nella working class per proteggere e scaldare marinai e operai nelle giornate più gelide. Poi arrivò Noel Coward, commediografo e attore inglese, e si trasformò in un indumento intellectual-chic.
Il Dolcevita al femminile solo nel dopo guerra
Il Dolcevita viene indossato anche dalle donne solo a partire dal dopo guerra. Negli anni ’50 assurge anche a simbolo di parità sessuale fino a diventare una vera e propria tendenza. Negli anni ’60 questo particolare capo contraddistingue la controcultura dei “giovani arrabbiati” e negli Stati Uniti veste gli esponenti della Beat Generation e delle Pantere Nere.
Nuovi Arrivi
Inscriviti alla Newsletter
Rimarrai sempre aggiornato su tutte le nostre novità e riceverai offerte esclusive!
Lascia un commento